L'IDENTITÀ ITALIANA DI NIZZA
La cessione volontaria di Nizza e del suo territorio alla Francia, con il trattato di Torino del 24 marzo 1860, poi ratificato da un plebiscito celebrato il 15 e il 16 aprile, è un episodio controverso del Risorgimento italiano, il "male minore" con il quale i Savoia ebbero il via libera di Napoleone III per portare a termine il processo di unificazione della penisola. Certo, Nizza era all'epoca, e almeno dal XVI secolo, una città di cultura prevalentemente italiana, benché il francese fosse molto diffuso, e che una cultura di lingua italiana continuasse ad esprimersi per diversi decenni, fornendo indirettamente una base di appoggio alle rivendicazioni dell'irredentismo fascista sull'antica Contea e sui territori fino al Var, assunto alla "frontiera naturale" tra l'Italia e la Francia.
Il francese era molto diffuso, e una cultura di lingua italiana continuò a esprimersi per diversi decenni, fornendo indirettamente una base di appoggio alle rivendicazioni dell'irredentismo fascista sull'antica Contea e sui territori fino al Var, assunto a "Frontiera naturale" tra Italia e Francia.
Si scrisse molto in italiano a Nizza, e certamente vi fu una componente italofona ancora attiva dopo l'annessione (o unione, secondo i punti di vista) alla Francia, ma il parlatorio locale, anche se senza influenza piemontese e genovese, è chiaramente di tipo occitano, e rappresenta una varietà di provenzali e di altri dialetti dello stesso ceppo.
Molti immigrati italiani venuti che si sono stabiliti a Nizza hanno lasciato una traccia importante nella cultura nizzarda. Ancora oggi si può vedere fino a che punto la cultura nizzarda è molto influenzata dalla cultura italiana.
Piazza Garibaldi, costruita nel 1792, è una delle piazze molto importanti a Nizza, è il simbolo stesso dell'identità nizzarda (cultura, tradizione italiana, identità del territorio)
Questa piazza ha quindi preso il nome di uno dei grandi eroi della storia nizzarda «Giuseppe Garibaldi».
Questo monumento indica la strada che collega Nizza alla capitale Torino: Dal XIX secolo, Piazza Garibaldi è inoltre una forma di identità territoriale. Piazza Garibaldi, simbolo dell'unificazione etnica, sociale, professionale della popolazione. La statua di Garibaldi, che troneggia orgogliosamente sulla piazza, sembra poter radicare una parte della popolazione di origine italiana in questi luoghi.
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Il Palazzo dei Duchi di Savoia, oggi ospita la prefettura delle Alpi Marittime.
Il palazzo negli anni ha subito modifiche da parte di grandi architetti come: Ribotti nel 1815, Scoffier dal 1818 al 1825, per finire con Lucien Barbet, che proseguì quest'opera che si concluse nel 1908.
Nel febbraio 2001 ha avuto luogo la firma del Trattato di Nizza da parte dei ministri degli Affari esteri dell'Unione europea, alla presenza del Presidente della Repubblica e del Primo Ministro francese
Questo palazzo era la residenza di re di Sardegna di governatore della città e della contea e dopo era anche dell'intendente Charles-Félix tornò a Nizza nel 1829-1830, suo cugino e successore Carlo Alberto nel 1836, infine l'ultimo re di Sardegna, Vittorio Emanuele II in cui passò diversi mesi nel 1856-1857.


La Società Dante Alighieri è un organismo internazionale fondato nel 1889 a Roma con lo scopo di promuovere la lingua e la cultura italiana nel mondo.
Questa società di Dante Alighieri si trova ancora oggi nel centro di Nizza, offre corsi di italiano, lezioni di conversazione, eventi culturali, formazione aziendale e viaggi in Italia con l'uso del nome di un famoso autore italiano della Divina Commedia che è il simbolo della cultura italiana.
La Società Dante Alighieri ha un'importanza del tutto particolare per Nizza, per la sua vicinanza geografica all'Italia, ma anche per la loro storia comune.
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