LA MOBILITÁ TRANSFRONTALIERA

La mobilità transfrontaliera è ancora in crescita e ogni anno i lavoratori frontalieri francesi e italiani si spostano tra i due paesi.
La maggior parte dei lavoratori che si sposta sono gli italiani verso le Alpi-Marittime.
Le statistiche dimostrano che gli italiani sono i lavoratori più attivi nella frontiera di destinazione e sono circa 1500.
I lavoratori che si recano in Francia dall'Italia sono 316 su 1500 lavoratori.
D'altronde interessante notare che la frontiera franco-italiana è l'unica in cui ci sono più flussi di lavoratori verso la Francia che flussi in partenza dal versante francese.
Inoltre, il livello di imposizione sul reddito è più pesante in Italia, mentre ci sono più esenzioni o riduzioni di tasse in Francia, anche se certi elementi della busta paga sono più vantaggiosi in Italia, per esempio il « tredicesimo mese ».
Un altro elemento importante che favorisce questi flussi di frontalieri italiani verso la Francia: esiste un bonus fiscale per i frontalieri italiani che lavorano in Francia sotto forma di un alleggerimento di tassa.
Di fatto, l’essenziale dei flussi di lavoratori frontalieri, che risiedono in Francia o in Italia, hanno per destinazione il Principato di Monaco, il principale polo di impiego della zona.
Il Principato di Monaco, è il secondo centro per l'occupazione nell'area transfrontaliera è una delle principali fonti di occupazione, con un gran numero di lavoratori francesi e italiani.
Nel 2017 a Monaco lavorano 91% dei quali risiedono in Francia e circa 9% in Italia. Tra i residenti in Francia, 40.418 risiedono nelle Alpi Marittime, che rappresentano il 99% del totale dei lavoratori transfrontalieri residenti in Francia. Tra il 2003 e il 2018 si è registrato un aumento del +8,7% dei flussi dalla Francia e del +3,6% dei flussi dall'Italia.
Monaco è quindi un centro per l'occupazione molto interessante per i lavoratori transfrontalieri. Le offerte di lavoro esistenti a Monaco sono effettivamente maggiori e molti posti di lavoro sono disponibili per i lavoratori che vivono in Francia o in Italia.
La classificazione per categoria socio-professionale dei frontalieri residenti in Francia che lavorano a Monaco è la seguente: dipendenti, professioni intermedie dirigenti e professioni intellettuali superiori, operai artigiani, commercianti e dirigenti d'azienda.
Il profilo dei frontalieri destinati a Monaco è simile a quello dei frontalieri che lavorano in Svizzera.
Inoltre, il differenziale salariale, maggiore per gli italiani, rimane interessante per i francesi, per i quali è mediamente superiore del 10-15%, grazie in particolare alla diversa regolamentazione dei contributi sociali nel Principato: il tasso dei costi salariali non supera il 12,5% rispetto al 22% in Francia, ma per un orario di lavoro settimanale di 39 ore invece di 35. A parità di salario lordo, il salario netto è quindi più conveniente a Monaco, anche gli assegni familiari che rappresentano un vantaggio significativo. Monaco beneficia inoltre di un collegamento di trasporto pubblico molto migliore di molti altri territori di confine alle frontiere francesi (linea TER, la più frequentata in Francia nel traffico transfrontaliero, più alcune linee di autobus).
Inoltre, vi sono agevolazioni concesse ai residenti dei comuni francesi limitrofi che hanno facilitazione all’accesso al posto di lavoro, a differenza dei residenti dei comuni più remoti e anche grazie al programma ALCOTRA che consente di migliorare la qualità della vita delle popolazioni e lo sviluppo dei sistemi economici e territoriali transfrontalieri facilita anche l'accesso alle imprese nel mercato transfrontaliero.
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